Tutto è iniziato con un incontro che io pensavo essere fortuito, ma in realtà non lo fu… ero in un corridoio, in Germania, quando si presentò davanti a me Alfredo Marson che mi disse: “perché non vieni a giocare da me”. Io rimasi li, incredulo, pensavo scherzasse. Invece con tono serio ribattè: “guarda dico veramente”. Pochi mesi dopo quell’incontro sono diventato un giocatore della Briantea 84.
Un’esperienza unica e una grandissima opportunità. Il primo impatto è stato emozionante, di anno in anno è sempre stato un susseguirsi di vittorie, obbiettivi raggiunti ma soprattutto una crescita personale come giocatore e come uomo.
Giocare in un palazzetto sempre pieno è stato davvero incredibile, un’atmosfera speciale che porterò sempre con me. Anche in periodo covid abbiamo sentito la vicinanza di tutti i nostri supporter. Grazie di cuore, siete una grande tifoseria, una grande famiglia.
Grazie a tutto lo staff, ai fotografi, alle persone dietro ogni organizzazione delle partite, dallo streaming all’accoglienza dei tifosi che sono stati impeccabili e che con il tempo sono diventati amici, agli sponsor e allo loro vicinanza concreta, agli appassionati che mi hanno accolto come se giocassi lì da sempre.
Sono state 6 stagioni di successi, dove ho dato il massimo sul campo. Ci sono stati anche momenti difficili nei quali la società mi è stata vicina e dove ho cercato di ricambiare la fiducia data in ogni momento.
Ora è il momento di provare nuove esperienze e sfide, nuovi orizzonti europei, con uno sguardo e un pensiero al me più giovane ammaliato al pensiero di giocare a pallacanestro e con un ricordo che mi porterò dentro al cuore per sempre…
Grazie Briantea 84
A presto, JOLLY PAPI!